Voyage dans les mots et les images en français
Comme le papillon
Artsystem ha il piacere di proporvi un nuovo percorso pedagogico CLIL (Content Language Integrated Learning) realizzato dagli operatori dell’Alliance française di Venezia per le scuole medie.
L’attività didattica, ambientata all’interno della mostra Storie di Bambini, invita i professori e gli studenti a viaggiare attraverso i racconti illustrati dalla disegnatrice Letizia Galli, in lingua francese. Nella cornice simbolica del complesso di Santa Maria della Pietà, il percorso pedagogico in lingua francese vi farà scoprire il mondo misterioso di Abdou, il protagonista del libro Comme le papillon (Points de Suspension Editore, Paris), giocando con le parole, sensibilizzandovi all’arte, creando a vostra volta una storia…
Scheda attività:
Livello A1-A2
Durata 1 h 30
Massimo 15 allievi
Per informazioni e prenotazioni: didattica@storiedibambini.org
Questa iniziativa persegue gli obiettivi dei laboratori CLIL promossi dalla Commissione Europea, che prevedono l’insegnamento di una materia curricolare (storia, arte, letteratura, turismo, fotografia) attraverso una lingua straniera.
Prenotazioni disponibili fino al 15 aprile!
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Leggi di più sul libro “Comme le papillon”!
“Si tratta di un racconto dedicato ai tanti bambini che, nascosti nei carrelli degli aeroplani, tentano di raggiungere clandestinamente l’Europa, spesso morendo nel viaggio a causa del gelo e dei disagi del volo in alta quota.
Letizia Galli è fiorentina, ma, come spesso accade agli illustratori italiani, vive e lavora all’estero, soprattutto in Francia, dove le sue opere sono oggetto di grande attenzione da parte della critica e degli editori. È un’artista raffinata, capace di cogliere con delicatezza i significati profondi dei racconti, rendendoli vivi ed espressivi con il suo tratto grafico vivace, colorato e intenso.
Protagonista di Comme un vol de papillon è un bambino africano di nome Abdou: sente gli animali parlare — nelle culture animiste questo è un fenomeno accettato — e chiede spiegazione al saggio del suo villaggio che lo invita ad avere fiducia nelle lucertole e nelle farfalle: esse sono creature dotate di spirito, al pari delle donne e degli uomini. Sarà appunto una farfalla a indicare a Abdou la via che lo condurrà all’aeroporto, dove nella pancia di una grande mosca di metallo raggiungerà sano e salvo un nuovo mondo.
Si tratta di una storia sospesa tra sogno e realtà che viene descritta con le parole semplici e ingenue, ma autentiche, di un bambino alla ricerca di una vita migliore. I disegni dai colori opachi e sabbiati rendono con particolare efficacia il tono leggero, felice, ma anche malinconico e solitario, di un’infanzia che deve crescere troppo in fretta tra povertà e aridità, tra sogno e speranza.
In un mondo in cui i “minori non accompagnati” costituiscono una percentuale sempre crescente di popolazione migrante, la storia di Abdou rappresenta una metafora toccante della condizione di tante bambine e di tanti bambini che ogni giorno attraversano mari, cieli e confini alla ricerca di un riparo sicuro.”
(da NARRARE INCONTRI. LA LETTERATURA PER L’INFANZIA E L’EDUCAZIONE INTERCULTURALE, William Grandi, 2015 – sfoglia qui)